

“ImagiNations” è un sistema di identità visive per nazioni di ridotte dimensioni. Le micronazioni, oggi considerate il quinto mondo, non sono propriamente quei classici insiemi di individui accumunati e coscienti della propria unicità linguistica, culturale e storica, ma piuttosto quelle entità politiche che, per varie ragioni, nascono per motivi eversivi. I membri di queste comunità, solitamente composte da una o al massimo da un piccolo numero di persone, dichiarano di appartenere a una nazione indipendente o a uno stato sovrano seppure senza il riconoscimento legale da parte dei governi mondiali o delle principali organizzazioni internazionali. La micronazione, che non va confusa con il piccolo stato, esprime una pretesa formale e persistente di sovranità su un territorio fisico, generalmente di piccole o incalcolabili dimensioni. Le attività legate a queste entità effimere sono quasi sempre abbastanza banali tanto da essere ignorate piuttosto che sfidate dalle nazioni ufficiali nei confronti delle quali vengono rivendicati i territori.
Nella storia tante sono state le motivazioni per proclamarsi presidente o sovrano di un’isola deserta, di un lembo di terra dimenticato dal resto del mondo o persino della propria cameretta: goliardia, satira, arte, politica, spiritualismo, anarchia, odio, amore e, naturalmente, l’evasione fiscale. Esistono infatti territori (deserti) dove è possibile realizzare i sogni della propria figlia rendendola a tutti gli effetti una principessa. Oppure altri dove è consentito vivere in una comunità hippy degli anni Settanta, tutelare i diritti degli omosessuali australiani, campeggiare una sola settimana nel mese d’agosto o restaurare l’antica cultura romana.
Le micronazioni solitamente hanno un proprio emblema e una bandiera e, nella maggior parte dei casi, emettono monete, banconote, francobolli, passaporti e altri oggetti, spesso, come unica fonte di entrata.
ClienteGarbage Patch StateCorsoArt DirectionAnno2020